Ci sono momenti in cui la noia autostradale quasi ti ripaga e ti ripara dalla frenesia della vita moderna, ed in cui sei contento di percorrere un tratto autostradale, per me questo accadeva sabato pomeriggio: il cielo era nuvoloso ma privo di pioggia, non vi era traffico pesante e quello così detto normale era alquanto limitato, il fondo stradale perfetto non provocava la minima scossa all’automezzo ed io guidavo cullato dalla sempre splendida voce del grande Frank Sinatra, vorrei quasi dire che ero contento di trovarmi in viaggio… ad un certo punto le breaking news del radiogiornale interrompevano la bellissima Moon River, e la voce concitata del giornalista di Radio 24 annunciava il collegamento dal Quirinale: il Presidente del Consiglio designato, onorevole Enrico Letta, stava per sciogliere la riserva e dare lettura alla composizione della squadra di Governo.

Interesse sociale e curiosità mi avrebbero spinto nel seguire attentamente tale collegamento in ogni caso, ma il triste periodo che il nostro povero Paese attraversa aumentava la mia sete di notizie: i nomi, pronunciati con ottima dizione dal nostro attuale presidente del Consiglio, si susseguivano l’un l’altro ed in me cresceva la curiosità di apprendere chi sarebbe stato il prossimo ministro delle Politiche agricole… “onorevole Nunzia De Girolamo”, questo il nome pronunciato e designato per dirigere tale ministero!

Momento di panico, non tanto per la persona (non conosco le capacità dell’attuale Ministro, e non essendo un prevenuto attendo volentieri i fatti), quanto per la sua formazione: speravo in un tecnico oppure in un politico forte di studi nel settore, ed invece mi arriva l’ennesimo avvocato i cui studi (liceo Classico e laurea in Giurisprudenza) nulla c’azzeccanno con la terra e l’agricoltura.

Ripeto quanto detto prima: attenderò i fatti (l’inizio mi fa ben pensare: vedere nei telegiornali il suo arrivo per prestare giuramento a bordo di una micro utilitaria di un rosso sgargiante mi ha strappato un piccolo sorriso, perché l’umiltà è sempre un bellissimo biglietto da visita) ma intanto mi chiedo come si svolgerà il suo primo incontro con la categoria lavorativa che si trova a rappresentare (specie quella Veneta) : nessuno dimentica le parole pronunciate dalla De Girolamo il 1° febbraio 2013 nel corso della trasmissione Agorà, quando sbottò con la seguente frase: “meno male che non dovevamo essere provinciali e pensare alla Siria… dall’Italia ora siamo passati al Veneto: altro che provinciali, siamo proprio contadini…” (testuale e che potete trovare su Youtube, esattamente qui ).

Ministro, che frase ha pronuciato quella mattina: una frase profetica, un moto dispregiativo verso la regione in cui abito, oppure - peggio ancora - verso la classe sociale che Lei da oggi dovrà rappresentare? Ci dia risposta (ma con i fatti, non a parole!)

AC