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22 marzo 2010 1 22 /03 /marzo /2010 08:49
carrefourmidabile-volantino

A pensar male, certe volte, si fa bene… e qualcuno potrebbe dire che il post di venerdì (questo) non fosse altro che un cattivo pensiero, magari un po’ acido nei confronti della Distribuzione Organizzata (GDO) oppure nell’interpretazione di quanto asserito dal dottor Bruci, invece, come vedrete, non era un cattivo pensiero: è solo la brutta  realtà!

La GDO (la quale, sia chiaro, fa solo il proprio mestiere, non le addosso nessuna “colpa”) insegue i vini a denominazione perché "la qualità premia"? Ma premia chi?

Il viticoltore?

Direi di no, premia solo le loro casse, visto che i prezzi al pubblico finale sono sinonimo di vendite, per le aziende fornitrici, al limite dell’utile zero quando non addirittura sotto costo: può infatti una bottiglia di vino IGT o DOC, confezionato in bottiglia di vetro, con il lavoro del viticoltore (acquisto del terreno,lavorazione dello stesso,  piantumazioni delle viti e coltivazione, potature, legature, concimazioni, trattamenti, vendemmia, ecc), dell’azienda che ha vinificato ed imbottigliato (ricordate il costo costruzione cantina, acquisti macchinario, costi energetici, ecc) sostenendo i costi di trasporto, distribuzione, analisi, pubblicità e tasse, nonché un minimo di guadagno costare meno di un cappuccino e di un croissant presi al banco bar di un qualsiasi esercizio commerciale?

Credo di no, anzi assolutamente no: è già tanto se costasse meno un vino da tavola, magari in Tetrapak… eppure….

Sabato pomeriggio mi sono preso mezz’ora di curiosità: ho acceso il PC e sono andato a guardare un po’ di siti della GDO, in tutti è oramai presente il catalogo vendita di cosa si può acquistare, ed in più ho guardato un po’ di quegli insopportabili depliant che stivano la cassetta della posta e che solitamente getto senza mai leggere….

Questo quello che o trovato: premesso un Barbaresco DOCG in vendita alla Esselunga ad euro 7,49 al pubblico (detraete il 20% di Iva ed arrivate ad euro 5,99… può essere il prezzo di un Barbaresco?) i prezzi riscontarti per vini DOC o IGT sono stati i seguenti, tutti sotto il costo di un cappuccino fatto in trenta secondi e di un croissant industriale surgelato semplicemente riscaldato:

Offerte rilevate sabato 20 marzo 2010! (e ricordate che c'è il 20% di Iva da sottrarre!)

- Supermercati PAM: Sirah IGT Sicilia euro 1,00 a bottiglia! Quattro Grave del Friuli DOC, indifferente scelta (Friulano, Cabernet Sauvignon, Merlot, Refosco) euro 2,00 a bottiglia, magnum da 1,5 litri di Lambrusco DOC di Modena ad euro 2,00 (pari a 1,33 al litro).

- S. SMA: Montepulciano d’Abruzzo DOC euro 1,18 a bottiglia

- S. Despar: Cabernet o Pinot Bianco delle Venezie IGT euro 1,79 a bottiglia.  

- S. Crai: Cabernet Piave DOC euro 1,94 a bottiglia.

- S. DOK: Castel del Monte DOC euro 1,69 a bottiglia.

- S. Auchan: Barbera Piemonte DOC euro 1,39 a bottiglia; Castel del Monte DOC, magnum da 1,5 lt euro 2,39 (pari a 1,59 al litro); Primitivo del Salento IGT, dama da 5 litri euro 5,19 (pari a euro 1,04 al litro)

- S. Il Gigante, Bonarda DOC euro 1,99 a bottiglia

- S. Tigros, Nero d’Avola IGT euro 1,15 a bottiglia; Trebbiano e Sangiovese DOC a euro 1,15 a bottiglia; Bonarda ad euro 1,49 a bottiglia

 

Come vede dottor Bruci era meglio se si stava tutti zitti sul sondaggio promosso da Vinitaly/VeronaFiere: a volte il silenzio è d’oro!

AC

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commenti

G
<br /> ... e poi ci si stupisce se i migliori produttori del Trentino per fare un esempio decidono di declassarsi e di aderire al Vigneti delle Dolomiti piuttosto di rimanere nella DOC Trentina. A questo<br /> punto pare invece che il risultato sia opposto nel senso che proprio al di fuori della denominazione d'origine vi possa essere maggior garanzia? Possibile? Rimane di consigliare a tutti di<br /> confidare in se stessi, fare ricerca confrontarci e non subire il mercato passivamente. Non dovrebbe essere così però!!!!!<br /> <br /> <br />
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C
<br /> Per la famiglia e per il lavoro mi capita molto spesso di andare al supermercato, e trovo queste realtà, non conosco tutte le aziende produttrici, ma quelle che mi capita di vedere abitualmente non<br /> rientrano nella casistica che tu elenchi, sono spesso e volentieri aziende che fanno tutto tranne che coltivare uva, vendemmiarla e selezionarla.... non si possono fare paragoni tra il buondì (<br /> famosa merendina) ed una Saint Honorè preparata da Zanin.... Ho visto in qualche azienda (del nord) non molto lontana da Vicenza... senza fare nomi che fanno vino in PET che acquistano dei blocchi<br /> di<br /> vinacce pressate e idrofilizzate, li mettono a bagno per un paio di giorni in acqua tiepida, e per "miracolo" dopo qualche giorno imbottigliano "vino".... altro che Caana....<br /> <br /> <br />
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